Ecco il mio secondo racconto. Chi l’ha già letto mi ha chiesto se c’è qualcosa di autobiografico. I personaggi sono chiaramente ispirati a persone reali. Il racconto è inventato. Ogni riferimento a persone o fatti realmente accaduti e da considerarsi puramente causale :).
Una notte da lupi lei stava piangendo…
quella sera il telefono strillò come un gallooo… uooohooo…
É l’una di notte. Sono appena tornato da una cena con dei vecchi amici che non vedevo da tempo. Sto per spegnere il PC che ho lasciato acceso in camera, ma non prima di aver dato un rapido sguardo alla mailbox. Nella tasca sento il telefono vibrare. Apro lo sportellino e leggo il nome sul display, non senza un lieve stupore. Come avrà fatto a capire che la pensavo?
Rispondo attivando il vivavoce, sono costretto a farlo perchè l’altoparlantino del cellulare da un po’ di giorni ha smesso di funzionare:
“Ciao!”, rispondo.
“Ciao come va? Disturbo?”
“No no, sono contento di sentirti…”
“No, mi sembrava di averti svegliato… senti volevo chiederti… hai da fare adesso? Dove sei?”
“Sono appena tornato a casa tu dove sei?”
“Io sono dalle parti della stazione, passo a prenderti che ci prendiamo una birra? ti và?”
…breve pausa… in quel momento credo di aver avuto un collasso…
“Sì, certo, passi da me?”